FILTRI PERCOLATORI
I filtri percolatori sono sistemi di trattamento secondario di tipo biologico a biomassa adesa. All’interno di
tali impianti vengono sistemati dei particolari corpi di riempimento ad elevata superficie specifica sui quali
si sviluppano le colonie batteriche responsabili della depurazione del refluo. I filtri percolatori possono essere aerobici o anaerobici a
seconda della tipologia di batteri che vi si sviluppa. Una corretta installazione
di un impianto con filtro percolatore prevede sempre un’unità di trattamento primario a monte. Nel caso di
impianto con filtro percolatore aerobico è necessaria l’installazione di una seconda vasca di chiarificazione
(di dimensioni minori della prima) anche a valle per lo spoglio del biofilm.
VOCE DI CAPITOLATO
Impianto filtro percolatore in PE riciclabile (polietilene lineare), composto da un vano monoblocco dove
trovano dimora dei corpi di riempimento in polipropilene, ognuno dei quali sviluppa una superficie
specifica di circa 0.14 m2. Il prodotto è dotato di un
chiusino per l’ispezione centrale e per la manutenzione ordinaria. Presenta tubazioni di ingresso ed uscita
dotate di idonee guarnizioni doppio labbro in gomma, a garanzia di una perfetta tenuta. Inoltre presenta tubazione all’interno che
garantiscono un’omogenea distribuzione ed il corretto flusso del refluo.
RENDIMENTI IMPIANTI CON ECOFAN
(anaerobico)
- Abbattimento solidi sospesi: > 72%
- Abbattimento BOD5: ~ 69%
- Abbattimento COD: ~ 67%
FILTRO PERCOLATORE AEROBICO
AD AREAZIONE FORZATA
(Mod. ECOFAE PLUS)
Nella serie di impianti ECOFAE PLUS, alla ben nota funzione
depuratrice dei sistemi a biomassa adesa si aggiunge l’azione
ossidativa dell’aria immessa nel refluo tramite un sistema costituito da una pompa soffiante e diffusori. La maggiore capacità
depurativa dell’impianto PLUS (a parità di volume di un impianto percolatore aerobico comune) trova applicazione laddove
non è possibile, a causa di spazi ridotti, installare sistemi di ingombro superiore.
MANUTENZIONE ORDINARIA
Procedere generalmente da una a quattro volte l’anno, o comunque al bisogno, alla pulizia dei corpi di riempimento e degli organi di
distribuzione dei liquami.
Avere cura di aggiungere le dosi raccomandate di miscela batterico-enzimatica ogni qualvolta si eseguono
operazioni di start-up.